Come capire e riconoscere la depressione
Una valutazione diagnostica può essere effettuata adeguatamente da un medico di medicina generale o da uno psichiatra o psicologo , che registrano circostanze attuali della persona, la storia biografica, sintomi attuali, e la storia familiare. L’obiettivo generale è quello di rilevare fattori biologici, psicologici e sociali importanti che potrebbero incidere sull’umore della persona. Il valutatore può anche discutere attuali metodi di regolazione dell’umore (legali e non, come alcol e droghe). La valutazione include anche un esame di stato mentale , che è una valutazione dell’attuale stato d’animo e di pensiero della persona, in particolare la presenza di temi di disperazione o pessimismo, autolesionismo o suicidio, e l’assenza di pensieri o piani positivi.
I servizi specializzati di salute mentale sono rari nelle zone rurali, e, quindi, la diagnosi e la gestione è lasciata in gran parte ai medici di assistenza primaria. La questione è ancora più marcata nei paesi in via di sviluppo.
L’esame di salute mentale può includere anche l’uso di una scala di valutazione come la “Hamilton Rating Scale for Depression” o il “Beck Depression Inventory” o il “Questionario rivisitato sui comportamenti suicidi”. Il punteggio di una sola scala di valutazione non è sufficiente per diagnosticare la depressione, ma fornisce una indicazione della gravità dei sintomi per un periodo di tempo, in modo tale che i punteggi di sopra di un determinato punto di cut-off possono essere valutati più a fondo per una diagnosi di disturbo depressivo. Per questo motivo si utilizzano più scale di valutazione.
I medici di assistenza primaria e altri medici non psichiatri hanno difficoltà a diagnosticare la depressione, in parte perché sono addestrati a riconoscere e trattare solo i sintomi fisici che la depressione può causare, tralasciando e sottovalutando una miriade di sintomi psicosomatici che la depressione porta dietro di sé. Medici non-psichiatri perdono due terzi dei casi e trattano inutilmente altri pazienti. Prima di diagnosticare un disturbo depressivo maggiore, in generale, un medico esegue una visita medica e le indagini specifiche per escludere altre cause dei sintomi. Questi comprendono esami del sangue che misurano TSH e tiroxina per escludere l’ipotiroidismo , elettroliti di base e il siero di calcio per escludere un disturbo metabolico; un emocromo completo compreso ESR per escludere una infezione sistemica o malattia cronica; e infine, le possibili reazioni avverse a farmaci o abuso di alcol. Inoltre, i livelli di testosterone possono essere valutati per la diagnosi di ipogonadismo , una causa di depressione negli uomini. Soggettivi deficit cognitivi spesso appaiono in persone depresse anziane, ma possono anche essere indicativi dell’insorgenza di un disturbo di demenza , come la malattia di Alzheimer, Test cognitivi e test cerebrali possono in tal caso aiutare a distinguere la depressione dalla demenza. Una TAC può escludere anche una patologia cerebrale nei pazienti con psicosi. In generale, le indagini non sono ripetute per un episodio successivo a meno che non vi è una indicazione medica.
Non ci sono prove biologiche che confermano la depressione maggiore. Sono stati ricercati i marcatori biologici della depressione che possono fornire un metodo oggettivo di diagnosi. Ci sono diversi biomarcatori potenziali, tra cui il fattore neurotrofico cerebrale e varie tecniche di risonanza magnetica funzionale.
I criteri del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali
I criteri più utilizzati per la diagnosi delle condizioni depressive si trovano nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali e nella classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi di salute dell’organizzazione mondiale della sanità, che utilizza il nome di episodio depressivo per un singolo episodio e disturbo depressivo ricorrente per gli episodi ripetuti.
I principali segni tipici dei sintomi depressivi sono tre: umore depresso, anedonia, e riduzione di energia, due dei quali dovrebbero essere presenti per determinare la diagnosi di disturbo depressivo. Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentale, inoltre,ci sono due principali sintomi depressivi, ossia umore depresso e anedonia. Almeno uno di questi deve essere presente per fare una diagnosi di un episodio depressivo maggiore.
Il disturbo depressivo maggiore è classificato come un disturbo dell’umore. La diagnosi dipende dalla presenza di singoli o ricorrenti episodi di depressione maggiore, Ulteriori qualificazioni sono utilizzati per classificare sia l’episodio in sé che la durata del disturbo.
La categoria del disturbo depressivo non altrimenti specificato viene diagnosticato se la manifestazione dell’episodio depressivo non soddisfa i criteri per un episodio depressivo maggiore. Il sistema non utilizza il termine di disturbo depressivo maggiore , ma la lista dei criteri comprende sintomi molto simili per la diagnosi di un episodio di depressione (lieve, moderata o grave); il termine ricorrente può essere aggiunto se ci sono stati episodi multipli senza mania.
Disturbo depressivo maggiore
Un episodio depressivo maggiore è caratterizzato dalla presenza di uno stato d’animo gravemente depresso che persiste per almeno due settimane. Tali episodi possono essere isolati o ricorrenti e sono classificati come lievi (pochi sintomi in eccesso di criteri minimi), moderati o gravi (con un impatto significativo sul funzionamento sociale o lavorativo). Un episodio con caratteristiche psicotiche, comunemente indicato come depressione psicotica è automaticamente valutato come grave. Se il paziente ha avuto un episodio di mania o stato d’animo particolarmente positivo , è fatta, invece, una diagnosi di disturbo bipolare. La depressione senza mania è a volte indicato come unipolare , perché l’umore rimane in uno stato emotivo o “polo”.
Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali esclude i casi in cui i sintomi sono il risultato di un lutto , anche se è possibile che un lutto normale possa evolversi in depressione se l’umore persiste, sviluppando, così, le caratteristiche di un episodio depressivo maggiore, I criteri utilizzati per la diagnosi della depressione in questo caso sono stati accantonati perché non tengono conto di eventuali altri aspetti del contesto personale e sociale in cui si può verificare la depressione. Inoltre, alcuni studi hanno trovato poco sostegno empirico per i criteri del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, indicando che sono una convenzione diagnostica che impone un continuum di sintomi depressivi di varia gravità e durata. Ne sono escluse varie diagnosi correlate, ivi inclusa la distimia , che comporta un disturbo dell’umore cronico, ma più mite; episodi ricorrenti di depressione di breve durata, disturbo depressivo minore , in cui soltanto alcuni sintomi della depressione maggiore sono presenti; e disturbo dell’adattamento con umore depresso , che denota umore basso risultante da una risposta psicologica ad un evento identificabile o da fattore di stress.
Sottotipi
Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali riconosce cinque sottotipi di ulteriori disturbi depressivi maggiori, chiamati specificatori , che mettono in evidenza la lunghezza, la gravità e la presenza dei sintomi psicotici:
-Depressione malinconica è caratterizzata da una perdita di piacere per tutte le attività, fallimento della reattività agli stimoli piacevoli e una qualità di umore depresso più pronunciata di quella del dolore, peggioramento dei sintomi nelle ore del mattino, ritardo psicomotorio , perdita di peso eccessivo (da non confondere con anoressia nervosa).
-Depressione atipica è caratterizzata da umore reattivo (anedonia paradossale) e positività, significativo aumento di peso o aumento dell’appetito, sonno eccessivo o sonnolenza (ipersonnia), una sensazione di pesantezza agli arti conosciute come la paralisi di piombo, e compromissione sociale significativa come conseguenza di ipersensibilità alla percezione del rifiuto interpersonale,
-Depressione catatonica è una forma rara e grave di depressione maggiore che coinvolge disturbi del comportamento motorio e altri sintomi. Qui, la persona è muta, rimane immobile o presenta movimenti senza scopo o anche bizzarri. Sintomi catatonici si verificano anche in schizofrenia o in episodi maniacali, o possono essere causati da una sindrome neurolettica maligna,
-Depressione post-partum , o disturbi mentali e comportamentali connessi con il puerperio , non classificati altrove , si riferisce all’ intensa, sostenuta e talvolta invalidante depressione vissuta dalle donne dopo il parto. Depressione post-partum ha un tasso di incidenza del 10-15% tra le neo-mamme. L’esordio si verifica entro un mese dal parto e può durare fino a tre mesi.
-Disturbo affettivo stagionale è una forma di depressione in cui gli episodi depressivi si verificano in autunno o in inverno, e si risolvono in primavera. La diagnosi viene fatta se almeno due episodi si sono verificati nei mesi freddi, nel corso di un periodo di due anni o più.
Depressione (diagnosi differenziale)
Per indicare il disturbo depressivo maggiore, come la diagnosi più probabile, altre diagnosi potenziali devono essere considerate, tra cui la distimia, il disturbo dell’adattamento con umore depresso, o il disturbo bipolare.
La distimia è una malattia cronica, con disturbi dell’umore più mitigati in cui una persona segnala un umore basso quasi ogni giorno su un arco di tempo di almeno due anni. I sintomi non sono così gravi come quelli per la depressione maggiore, anche se le persone con distimia sono vulnerabili a episodi secondari di depressione maggiore (a volte indicato come doppia depressione ).
Il disturbo dell’adattamento con umore depresso è un disturbo dell’umore che appare come una risposta psicologica ad un evento identificabile o di stress, in cui i sintomi emotivi o comportamentali risultanti sono significativi, ma non soddisfano i criteri per un episodio di disturbo depressivo maggiore.
Il disturbo bipolare , noto anche come disturbo maniaco-depressivo, è una condizione in cui fasi depressive si alternano a periodi di mania o ipomania. Anche se la depressione è attualmente classificata come un disturbo a parte, non è escluso che gli individui con diagnosi di depressione maggiore spesso presentino alcuni sintomi ipomaniacali, indicando un continuum disturbo dell’umore.
Altri disturbi devono essere esclusi prima della diagnosi di disturbo depressivo maggiore. Essi comprendono le depressioni causate da malattie fisiche, oppure a causa dell’assunzione di farmaci o di sostanze d’abuso.
La depressione a causa di malattia fisica viene diagnosticata come un disturbo dell’umore dovuto ad una condizione medica generale. Questa condizione è determinata sulla base della storia clinica, sui dati di laboratorio, o su esami fisici, Quando la depressione è causata da una sostanza d’abuso compresa come sostanza d’abuso anche un farmaco o l’esposizione ad una tossina , viene poi diagnosticata come un disturbo dell’umore indotta da sostanze.
Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Casto
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